Contemplare il mio cranio è avere un dialogo con la morte: Non poter fare a meno di pensare Ai sei miliardi di sfere sul pianeta. L'alienante galleggiare di tutte queste sfere Sostenute da corpicini inermi. L'incessante ciclicità di verticale e orizzontale, Di veglia e di sonno, di abitudini non volute, Pensieri più o meno razionali Ma comunque inutili Tristemente inutili: Poiché noi siamo inutili. La schiavitù della chimica, L'esigenza di baciare, La stagione della monta E quella della migrazione In massa, con altri corpi pieni di sostanze Che ricordano l'imminente decomposizione, Metabolismi più o meno regolari Ma comunque inutili Tristemente inutili: Poiché noi siamo inutili. Far finta di credere Che tutto abbia un senso compiuto Che l'individuo sia sociale Per scelta e non per costrizione. Gli stessi gesti generazione dopo generazione: è un circolo vizioso che finirà solo con l'estinzione, Rituali più o meno volontari ma comunque inutili Tristemente inutili: poiché noi siamo inutili.