Dicembre sai di un giorno triste; Di macchine forate con le lune storte; Di sogni appesi al muro, a dirci che nessuno ci avrebbe ucciso mai. E invece adesso cosa resta: Soltanto le macerie, la cenere e le ossa, Ma l'ultimo respiro fugace del tuo corpo io me lo ricordo. Lo so che non dovrei pensarti più, Ma è troppo forte più di me, Questo senso di apatia che non ti lascia andare via, Che mi fa perder tutto il fiato Faccia a faccia coi ricordi E la tua ombra è ancora qui, A tre passi da me. Mi ricordi quella maledetta estate. Dicembre portati via tutto, Scandisci le parole come il bianco e il nero E nota quelle cose, minuscole e ignorate Dei giorni e dei minuti Passati insieme alle tue mani, Fatte di pelle bianca e di disturbi bipolari, Le mie malinconie, Che si facevan tue Dove finiva il mare. Lo so che non dovrei pensarti più, Ma è troppo forte più di me, Questo senso di apatia che non ti lascia andare via, Che mi fa perder tutto il fiato Faccia a faccia coi ricordi E la tua ombra è ancora qui, A tre passi da me. Mi ricordi quella maledetta estate.