Ecco l'orrido campo ove s'accoppia Al delitto la morte! Ecco là le colonne La pianta è là, verdeggia al piè. S'inoltri Ah, mi si aggela il core! Sino il rumor de' passi miei, qui tutto M'empie di raccapriccio e di terrore! E se perir dovessi? Perire! ebben quando la sorte mia, Il mio dover tal è, s'adempia, e sia. Ma dall'arido stelo divulsa Come avrò di mia mano quell'erba E che dentro la mente convulsa Quell'eterea sembianza morrà Che ti resta, perduto l'amor Che ti resta, Che ti resta, mio povero cor Ah! chi piange, qual forza m'arretra? M'attraversa la squallida via? Su, corraggio . . . e tu fatti di pietra Non tradirmi, dal pianto ristà O finisci di battere e muor T'annienta, T'annienta, mio povero cor! (Bells) Mezzanotte! . . . Ah, che veggio? Una testa Di sotterra si leva . . . e sospira! Ha negli occhi il baleno dell'ira E m'affisa e terribile E m'affisa E m'affisa E terribile sta! Deh! mi reggi, m'aita, o Signor Miserere d'un povero cor! Povero cor o Signor M'aita, o Signor Miserere Miserere O Miserere povero cor