"Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza Non merita né la libertà, né la sicurezza" Dov'è che siete tutti, dov'è che ve ne state Dove vi nascondete, dove vi rifugiate E se pensate ancora, cosa desiderate E come vi nutrite, quali impegni annotate Nei calendari pieni, di assenze ingiustificate. Non mi lasciate qui, come una voce sola A trattenere il fiato, a disperarlo in gola Col grido di futuro, futuro, senti che bella parola E sale la vergogna, e sale la paura Di scempi e di indecenze, si è persa la misura E mentre il buio cade, cos'è questo rientrare Chiudersi dietro a chiave. Ah che immensa discesa, di cocci e detriti Di luce confusa, e nessuna scommessa Nessuna sorpresa, tu come ci stai In quest'aria di resa. Se l'onda va lontano, si ricongiunge al mare La storia ci attraversa, rivoluzioni e gare Vincere non è importante, quanto partecipare. E sale la miseria, la nausea, l'apatia E sale l'incoscienza, non c'è più terapia E mentre il niente appare, cos'è questo evitare Andare via, lasciare. Bugie... volgarità... Ingiustizie... prepotenza... Corruzione... dolore... Assuefazione...