Ho gli occhi chiusi e un istante La notte non filtra più dalle serrande È bella Milano che avanza il suo piano Di coprir di nebbia le strade e le piante seh Cultore della nostalgia Rimedio alla vita, la sua malattia Che rimango assieme ad ogni mio ricordo Pure se al mattino se n'è andato via Ho la brezza d'inverno sugli occhi Che blocca il mio sguardo sul mondo a metà e La pelle d'oca ed il testo Che non riesco a scrivere malgrado necessità Non sono lo stesso di ieri, Non sarò lo stesso di qualche anno fa Se non ho certezza più di chi sono Ci penso e mi chiedo di me che sarà Non Provo lo stesso che prova per me, Per quelle volte in cui dissi il contrario L'amore è un casino, "per sempre" spaventa, Preferisco muoia nel tempo di un bacio Ma non pensare che questo sia vano, Faccio l'amore con i ricordi Veniamo entrambi, sudo il presente, Forse solo allora potrò aprire gli occhi Stanotte il letto è disfatto, Ci dormirò sopra malgrado il freddo Sempre che riesca a prendere sonno Come il mondo che dorme e che fa silenzio Le macchine passano, seguono il vento I rombi lontani dilatano il tempo Te osservi dall'alto del tuo balcone, Ti chiedi perché ancora non abbia spento Ho gli occhi chiusi e un istante La notte non filtra più dalle serrande È bella Milano che avanza il suo piano Di coprir di nebbia le strade e le piante seh Cultore della nostalgia Rimedio alla vita, la sua malattia Che rimango assieme ad ogni mio ricordo Pure se al mattino se n'è andato via Gli Smiths risuonano in una cuffia Scrivo di un mare, se avrai paura Sotto quel cielo che è blu scarlatto Se ci si tuffa, se vuoi si fluttua seh Ho gli occhi chiusi e un istante La notte non filtra più dalle serrande È bella Milano ma forse lontano È più bella o soltanto sono io più grande Ma Cultore della nostalgia Rimedio alla vita: la sua malattia Che vivo di notte immerso nei pensieri Per svegliarmi senza e pieno d'apatia