Si da zero lo sanno Metri sotto, riemerso dal fango Una costellazione e la mia sarà accanto Non è quella giusta ma la prendo dal fianco Sguardi persi, sento serpi, che sanno solo parlare Senti il vero nei miei versi, che c'hanno da criticare Sono al bivio tra due scelte Non ho tempo per fiatare E nascondo le mie carte mentre continuo a bluffare Come toto, sto nelle mani di dio Nessuno che lo faceva Così ora faccio io Che vedevo annebbiato dai vetri neri di una Clio Ora vedo meglio, voglio pure ciò che non è mio Emigrati in quartiere Il blocco è pieno di stelle Riattacco se chiami Sto pensando a quello che serve Non parliamo finché tutto torna come deve Finchè potrò dare alla famiglia ciò che chiede Sai che sogno fogli viola In sti palazzoni grigi Non per buttarli Ma per coprire cicatrici A volte faccio ciò che non devo Ma ricordo per chi lo faccio Tengo radici sotto i miei piedi E so bene che Ho la vita nelle mie barre La paura in ciò che lascio Ho smesso di farmi pare Non mi fotte se non piaccio Se mi esprimo tolgo i filtri Così mi hanno educato Dalla piazza alla familia Dal centro a quel porticato 6710 e 43 Le giornate nei marciapiedi Con un ruolo marginale Attento a ciò che non vedi Per fare l'affare Ho dovuto tagliare legami Non sei mia madre Non credo quando dici che mi ami Lei non sa come amarmi Meno è il bisogno e Più passano gli anni Più cresco e più penso ai guadagni Raddoppia la fatica che ho nel ritrovarmi Ho la testa colma davvero E le tasche piene di sogni Non mi scordo quelle annate In cui i rischi erano troppi Il rumore ormai mi annoia Il silenzio mi arricchisce Inutile che mi calma Infondo non mi capisce Sai che sogno fogli viola In sti palazzoni grigi Non per buttarli Ma per coprire cicatrici E a volte faccio ciò che non devo Ma ricordo per chi lo faccio Tengo radici sotto i miei piedi E so bene che