Mastica, cammello Il recondito urlo Dai toni gentili Nel pozzo Sepolta è la mente E lì berrò Con le mani e con le labbra Tra dune filanti Ti trascini dietro i giorni E come stracci La tua ombra Senz'ossa non ti molla Ma nell'ignoto, tra la gente Insegui il nuotare della pelle Le tue mani son la coppa Le tue labbra la foce Ed è lì che ti disseterai