Ho perso la voce, ho cantato troppo E ho messo dei fiori sulla finestra. Ho perso il controllo dei desideri, Ho fatto il pieno e sono partito. Nemmeno una curva, neanche un consiglio Da rifiutare per averne bisogno, Ne ho fatto tesoro per due o tre minuti Come quando sembra tutto perduto, Poi ho acceso la radio non ho più pensato. Il sole in vetrina e il cielo di scorta Li ho barattati per il vento in faccia, Con un calendario di giorni rossi Da far vedere se qualcuno passa. E ho messo i ricordi in una bottiglia Da bere col sole, seduto all'ombra, Fra l'erba che voglio e quella che serve E l'erba che non ho ancora tagliato, Poi ho alzato il volume e ho accelerato. Per ogni incrocio ho fatto una foto E adesso le strada le chiamo per nome, Le ho unite col filo della distanza Per farci collane da restituire Alla prima spiaggia o a l'ultimo mare, Ad un tramonto da conservare. Che adesso mi fermo, che adesso è il momento, Sarà il momento ma ho altro da fare, Ho guardato in dietro ma non sono tornato.