Due note e il ritornello era già nella pelle di quei due Il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga E la canzone andava avanti sempre più affondata nell'aria ♪ Quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali Che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta Che tenevano la porta aperta davanti alla primavera ♪ Qualcuno nei paraggi incominciava a starnutire Il ventilatore ronzava immenso dal soffitto esausto I sax ipnotizzati dai movimenti di lei, si spandevano Rumori di gomma e di vernice e da lui, da lui di cuoio Le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera Che fumava al mentolo, altri starnutivano, sì, senza malizia E la canzone andava elegante L'orchestra era partita, decollava, decollava ♪ I musicisti, un tutt'uno col soffitto e il pavimento Solo il batterista nell'ombra guardava con sguardi cattivi Quei due danzavano bravi, una nuova cassiera sostituiva la prima Questa qui aveva occhi da lupa e masticava caramelle alescane ♪ Quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva L'orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato ♪ Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare ♪ Un quinto personaggio esitò prima di starnutire E poi si rifugiò nel nulla ♪ Era un mondo adulto Si sbagliava, sì, ma da professionisti