Ho visto l'inferno che poggiava sopra le tue guance E vendicava una buona volta quei tuoi occhi maledetti Un saluto a tutte quelle cose che non hai scelto Quelle giuste, quelle vere, quelle mai perfette Che sono sempre le più belle Perché le cose che non lasciano segni sulla pelle Sanno solo toccare senza mai restare Ed è bello quando resti anche se resti male Nei sedili posteriori delle macchine Che affollano le strade, abbiamo perso un po' La voglia di uscire a guardarci morire Dentro le cose che ci fanno respirare anche se respiriamo male Ci siamo rotti come pezzi di vetro, di niente Sopra i marciapiedi rotti Non ho mai smesso di cercarti Nel tempo che ho sprecato a dirti Che forse non siamo sbagliati E nel rumore delle disco abbandonate Ci siamo accesi come fari sopra le autostrade Dentro la voce rotta che non sa gridare Mi hai regalato le parole per non scomparire Per non scomparire ♪ Nella notte fra le macchine e la tangenziale Dimmi, ti è venuta mai la voglia di gridare Che siamo tutti come gomme masticate E poi lasciate a fare l'ombra sulle strade È meglio cadere oppure atterrare male È meglio amare senza amare oppure odiare con il cuore È meglio non morire mai o vivere per sempre Meglio morire di tutto o morire di niente Fra le cicche nella cenere e le vene sulla fronte Molla tutto e sali sulle punte Balla un lento che corre Come il tempo che stringe Come il vuoto che vince Nel tempo che ho sprecato a dirti Che in fondo non siamo sbagliati E nel rumore delle disco abbandonate Ci siamo accesi come fari sopra le autostrade Dentro la voce rotta che non sa gridare Mi hai regalato le parole per non scomparire Per non scomparire Valeva sempre la pena restare a casa Con la testa sui tasti e le dita su Mentre gli altri giocavano a rompersi le ossa Tu mi medicavi come solo tu Valeva sempre la pena restare a casa Con la testa sui tasti e le dita su Mentre gli altri giocavano a rompersi le ossa Tu mi medicavi come solo tu Come solo tu Come solo tu Come solo tu