Se la bellezza dei fiori non fosse nei petali ma nelle spine Vi darebbero la caccia i bracconieri Se la bellezza dei fiori non fosse nei petali ma nelle spine Vi venderebbero davanti ai cimiteri Pensa che noia Tutte le notti In giro con gli innamorati o a far compagnia ai morti Pensa che noia Che malinconia Fortuna che non è la realtà, fortuna che è fantasia Se la bellezza dei fiori non fosse nei petali ma nelle spine Vi legherebbero a mazzi per la coda Un mazzo di istrici, un fascio di spine bianche e nere Volerebbero con linee leggere fino ad alta quota Pensa che vita Che sensazioni di merda Con le zampe a bagno nei vasi strappate alla terra Pensa che noia Pensa che desideri Di tornare alla vita di prima liberi come gli aerei La leggenda dice voi siete gli indiani con l'arco e le frecce Sparate le spine dalla schiena al cielo E la leggende dice voi siete gli indiani, le piume, le trecce Sparate punte, evoluzioni di pelo che tinge l'azzurro di nero Pensa che palle Mille giorni di fuga Il buttero sopra il cavallo, voi sopra una tartaruga Pensa che lotta Pensa che desideri Di tornare alla vita tranquilla, alla vita di ieri Se il signore che porta il cognome di Penna Non avesse inventato le piume e gli uccelli Se il signore che porta il cognome Matita Non avesse inventato matite e pennelli Vi avrebbero presi E sfruttati parecchio Altra forma di Bic in mano al bambino, al giovane e al vecchio Vi avrebbero chiusi In enormi galere Un mondo di istrici senza più aculei sopra le schiene Se la bellezza dei fiori non fosse nei petali ma nelle spine Vi venderebbero davanti ai cimiteri Se la bellezza dei fiori non fosse nei petali ma nelle spine Vi venderebbero davanti ai cimiteri Pensa che noia Tutte le notti In giro con gli innamorati o a far compagnia ai morti Pensa che buio Pensa che silenzio A sparare le spine ai fantasmi non c'è divertimento