Vorrei cantare la storia di quegli uomini in piedi Ma non ho tempo, che i tuoi sbirri già mi corrono dietro Delle menzogne tessute fitte insieme al rame Fino alla sedia che salda il conto ai prigionieri Giudice giusto, il loro sangue è andato fra la gente Lesto e veloce più del lampo della scarica Più della mano che firma la morte e si nasconde nelle tue tasche Cercando le chiavi di casa Giudice giusto dagli occhi tristi e il vento alla catena Ho questa storia e il vino nero di chi resta in piedi Ho questi nervi che non han figli da farsi perdonare Giudice giusto dei nostri nervi