Finalmente è arrivato il giorno dell'ira dopo i lunghi crepuscoli della paura. Finalmente stanno pagando la decima dell'anime per la ripulitura della terra. Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e lacrime [...]. Ci voleva una bella innaffiatura di sangue per l'arsura dell'agosto; E una rossa svinatura per le vendemmie di settembre; e una muraglia di svampate [...] è finita la siesta della vigliaccheria, della diplomazia, dell'ipocrisia e della pacioseria. [...] I civili son pronti a tornar selvaggi, gli uomini non rinnegano le madri belve. Non si contentano più dell'omicidio al minuto. [...] Chi odia l'umanità - e come si può non odiarla [...] - si trova in questi tempi nel suo centro di felicità. La guerra, colla sua ferocia, nello stesso tempo giustifica l'odio e lo consola. [...] La guerra, infine, giova [...] I campi di battaglia rendono, per molti anni, assai più di prima [...] E il fuoco degli scorridori e il dirutamento dei mortai fanno piazza pulita fra le vecchie case e le vecchie cose. Quei villaggi sudici che i soldatacci incendiarono [...] E rimarranno anche troppe cattedrali gotiche e troppe chiese e troppe biblioteche e troppi castelli Per gli abbrutimenti e i rapimenti e i rompimenti dei viaggiatori e dei professori. Dopo il passo dei barbari nasce un'arte nuova fra le rovine [...] Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché dura. [...] Perché spaventosa e tremenda e terribile e distruggitrice - Dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi.