Ma lui era bianco Tirato dolore Sdraiato nel sole Velato d'estate Eppure moriva Il braccio stracciato Il laccio e la vena Lui non si muoveva Lui non disturbava Eppure moriva Tra buchi discreti Qualcuno guardava Con occhi perbene Scuoteva la testa Eppure moriva Un merlo assolato Stranito, cantava La gatta più incinta All'ombra dormiva Eppure moriva Un vecchio sdegnato S'accosta, lo guarda Borbotta, rallenta Però non si ferma Eppure moriva L'atleta sudato Parrocchia più sana Di corsa l'affianca Sorride e sorpassa Eppure moriva Un cane l'annusa Con aria sospetta Poi si mette in posa Ed alza una gamba Eppure moriva Arriva una donna Col figlio e la spesa Si ferma Poi corre giù in portineria Eppure moriva Lui è ancora bianco Più bianco del sole È freddo il dolore Al tocco d'estate Eppure moriva E poi le sirene E poi l'ambulanza Si ferma, raccatta E poi porta via Perché lui moriva Miseria di strada di periferia Ridotta ad un suono Ma senza poesia Perché lui moriva Però lui moriva Però lui moriva Qualcuno s'affaccia Il merlo saltella La gatta più incinta Di colpo si sveglia La vita continua E il tocco anche oggi E c'è ancora il sole Nella cinquecento C'è ancora chi muore La vita continua Il braccio stracciato Il laccio e la vena Lui no, non si muove Lui no, non disturba La vita continua Tra vetri socchiusi Suda l'atleta L'entrata di un merlo Un vecchio s'accosta La gatta più incinta Il cane l'annusa Poi alza la gamba Omaggio alla droga E poi la sirena E poi l'ambulanza Ancora raccatta E poi porta via Miseria di strada di periferia Ridotta ad un suono Ma senza poesia La vita continua La vita continua Col sole continua Tra i vetri continua In strada continua Il merlo continua La gatta continua Il vecchio continua Col cane continua L'atleta continua La droga continua E poi la sirena Ancora continua E tutto continua E tutto continua E tutto continua E tutto continua La vita continua La vita continua La vita continua La vita continua Eppure moriva Eppure moriva Eppure moriva Eppure moriva...