Se il cielo fosse bianco di carta E tutti i mari neri d'inchiostro Non saprei dire a voi, miei cari Quanta tristezza ho in fondo al cuore Qual è il pianto, qual è il dolore Intorno a me Si sveglia l'alba nel livore Di noi sparsi per la foresta A tagliar legna seminudi Coi piedi torti e sanguinanti Ci hanno preso scarpe e mantelli Dormiamo in terra Quasi ogni notte, come un rito Ci danno la sveglia a bastonate Franz ride e lancia una carota E noi, come larve affamate Ci si contende, unghie e denti L'ultima foglia Due ragazzi sono fuggiti: Ci han raccolti in un quadrato Uno su cinque han fucilato Ma, anche se io non ero un quinto Non ha domani questo campo... Ed io non vivo Questo è l'addio A tutti voi, genitori cari Fratelli e amici Vi saluto e piango Chaìm