E io sì che c'avevo creduto Di tenerti per mano un giorno E passeggiare senza vergogna Con la fierezza di chi si bagna Nella pioggia di mezza stagione E che ti sorprende al ritorno Di una corsa a ritroso nel prato Di ciò che noi chiamiamo passato Io sì che c'avevo creduto Ed era bello immaginarsi migliori Era bello fermarsi al tramonto Davanti a una sinfonia di colori Tutto sarà tenerezza Laddove la giustizia è tenerezza E il tuo sorriso è un lieve pensiero Il peregrinare lento d'un veliero ♪ E io sì che c'avevo creduto Ad un mondo dove si uniscon le mani E da terra a terra, queste mani Nel sacro fuoco degli altipiani In mezzo ai grattacieli Alle fabbriche delle illusioni Fra le pagine dei vangeli Fra le lacrime delle passioni Io sì che c'avevo creduto Fino al pianto stremato d'un cane Che ha smarrito la sua strada Nel vento di mille buriane E adesso godo queste stelle Come l'ultima primavera Che si congeda dai suoi fiori Un temporale a mezzasera Amore mio, dimmi cosa vedi ancora, amore mio Amore mio, dimmi se mi aspetti ancora, amore mio Amore mio, dimmi cosa vedi ancora Amore mio, dimmi se tu aspetti ancora