Venite bambini, venite a vedere le nostre fantastiche attrazioni. Questa sera abbiamo il famoso pegasos senza le ali. L'unico centauro con il busto e la testa di cavallo. Il pony gigante. In oltre non poteva mancare la famosissima parata dei cavalli. Finalmente me la dai in un parcheggio del Luna Park, comincio a saltarti sopra come tu fossi un tagada. Con le mani diventi la piovra, attenta a quel che stai cercando, come nella casa degli specchi, si sta deformando. Sei il mio autoscontro che tamponerò per ore, dimmi dove tieni la fessura (non è amore). Se tu sei la giostra io sarò il tuo Luna Pork, vieni si vince sempre più in alto ti spingerò, se la mia coda sopra i calci in culo tu prenderai un altro giro in omaggio riceverai. Adesso basta giocare col fucile, voglio vincere il tuo peluche, tu sarai la montagna russa su cui la mia lingua fa su e giù, soffermandomi un pochino sulla poppa del tuo veliero fino ad arrivare laggiù tra lo zucchero filato nero. Ma anzi che trovare il tuo mantello a more, ho trovato hai me che schifo il castello dell'orrore. Tu sarai la giostra, io il tuo grande Luna Pork, la manutenzione va fatta ogni tanto però, niente coda sotto i calci in culo tu prenderai, fatti un bel giro sul bidè se non la lavi mai. Tu sarai la giostra e io il tuo grande Luna Pork, la manutenzione va fatta ogni tanto però, come su un bargone pirata soffro di mal di mare, dieci secondi e mi vien già da vomitare. È dalle ore ventidue, vicino ai toilettes la donna che sa guidare, la donna pensante e in fine, bambini non perdetevi lo sfumante spettacolo della donna cannone. O dio. Può essere forse il mio moroso? -Chi è? -Sono io. Chi vuoi che sia? -Pschhhhh. Ci sono i miei a letto. -Lo so.Fammi salire. Ho voglia. -Dai, è un po' tardi. -Che tardi, dai, dai che faccio piano. -Pschh. Sali, sali dal tetto. -Oh dio, sono spiderman? Dove? -Lì, lì. Pschhh, fai piano. -Si ho capito