Tutti fermi in fila ad aspettare
Che scatti quel semaforo
Avessi almeno la mia radiolina
Che sentirla è uno spettacolo
Guarda che ti ho visto con le mani dentro il naso, sei romantico
E poi la stessa mano te la passi tra i capelli, sei fantastico
Ma quanti manifesti colorati
Così grandi non li ho visti mai
Che gambe deliziose
Son le calze un po' velate
Tu non le compri mai
Biscotti per l'infanzia, poveretta
Carte igieniche lunghissime
Sentissi come è morbida e ogni volta viene voglia di "cosare"
E all'improvviso arrivi tu
Un manifesto in mezzo agli altri
Su quel faccino quanti pugni, quante botte
Ma lo sai che ti potevano ammazzare?
Su babbo, smettila di bere
E non mi picchiare un'altra volta
Che ogni volta ho piu' paura
E quando cerco di scappare, non arrivo mai alla porta
Mi raggiungi e sei una furia
Non centro niente coi tuoi guai
Non c'entro con i dispiaceri
Non ti ricordi, ieri, che mi portavi al mare?
E siamo ancora fermi ad aspettare
Che scatti quel semaforo
Avessi almeno la mia radiolina
Che a sentirla è uno spettacolo
Guardo il mio vicino è lì tranquillo
Tramortito dal suo stereo
E arrivano frequenze così basse
Che divento tachicardico
Ma quanti manifesti colorati
Così grandi non li ho visti mai
C'è un Brandy un po' speciale per un fico eccezionale
Non me lo compri mai
Detersivi così intelligenti
Che gli manca solo di parlare
E macchine potenti e prestigiose
Che se non puoi, le puoi rubare
E all'improvviso torni tu
Un manifesto in mezzo agli altri
Ed hai un faccino così triste
Che a guardarti dentro agli occhi
Ci si potrebbe vergognare
Ma babbo, non ho fatto niente
E non mi picchiare un 'altra volta
Che ogni volta ho più paura
E ho paura ormai di tutto, di pensare e di parlare
Ho anche paura di dormire
Ma, giuro, quando sarò grande, mi voglio vendicare
Non mi ricorderò mai più
Che mi portavi al mare
E finalmente ci muoviamo tutti
Con te che mi vuoi stringere
Io sto pensando ancora a quel faccino, passa, se vuoi passare
Ma quanti sono quei faccini
E quanto sono disperati
Li senti piangere ogni notte
E non c'è mai nessuno che li aiuti
E tutti a dire, "che vergogna"
Ma tutti a chiudere la porta
"In fondo a noi cos'è che importa"
"Il nostro bimbo è qui che sogna", ma per Dio
Di là c'è un altro bimbo uguale, che ha bisogno di sognare
Magari un padre un po' diverso
Che lo porti un'altra volta al mare
Che scatti quel semaforo
Avessi almeno la mia radiolina
Che sentirla è uno spettacolo
Guarda che ti ho visto con le mani dentro il naso, sei romantico
E poi la stessa mano te la passi tra i capelli, sei fantastico
Ma quanti manifesti colorati
Così grandi non li ho visti mai
Che gambe deliziose
Son le calze un po' velate
Tu non le compri mai
Biscotti per l'infanzia, poveretta
Carte igieniche lunghissime
Sentissi come è morbida e ogni volta viene voglia di "cosare"
E all'improvviso arrivi tu
Un manifesto in mezzo agli altri
Su quel faccino quanti pugni, quante botte
Ma lo sai che ti potevano ammazzare?
Su babbo, smettila di bere
E non mi picchiare un'altra volta
Che ogni volta ho piu' paura
E quando cerco di scappare, non arrivo mai alla porta
Mi raggiungi e sei una furia
Non centro niente coi tuoi guai
Non c'entro con i dispiaceri
Non ti ricordi, ieri, che mi portavi al mare?
E siamo ancora fermi ad aspettare
Che scatti quel semaforo
Avessi almeno la mia radiolina
Che a sentirla è uno spettacolo
Guardo il mio vicino è lì tranquillo
Tramortito dal suo stereo
E arrivano frequenze così basse
Che divento tachicardico
Ma quanti manifesti colorati
Così grandi non li ho visti mai
C'è un Brandy un po' speciale per un fico eccezionale
Non me lo compri mai
Detersivi così intelligenti
Che gli manca solo di parlare
E macchine potenti e prestigiose
Che se non puoi, le puoi rubare
E all'improvviso torni tu
Un manifesto in mezzo agli altri
Ed hai un faccino così triste
Che a guardarti dentro agli occhi
Ci si potrebbe vergognare
Ma babbo, non ho fatto niente
E non mi picchiare un 'altra volta
Che ogni volta ho più paura
E ho paura ormai di tutto, di pensare e di parlare
Ho anche paura di dormire
Ma, giuro, quando sarò grande, mi voglio vendicare
Non mi ricorderò mai più
Che mi portavi al mare
E finalmente ci muoviamo tutti
Con te che mi vuoi stringere
Io sto pensando ancora a quel faccino, passa, se vuoi passare
Ma quanti sono quei faccini
E quanto sono disperati
Li senti piangere ogni notte
E non c'è mai nessuno che li aiuti
E tutti a dire, "che vergogna"
Ma tutti a chiudere la porta
"In fondo a noi cos'è che importa"
"Il nostro bimbo è qui che sogna", ma per Dio
Di là c'è un altro bimbo uguale, che ha bisogno di sognare
Magari un padre un po' diverso
Che lo porti un'altra volta al mare
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