Occhi che scrutate dalle celle ombrose Popolo errante gente che non sogna Frammista al sangue celate la paura E nella mente il pensiero della gogna Le corde ruvide che strozzano le gole Soffocheranno le vostre ultime grida Rimaste prigioniere dei vostri denti E nudi i piedi accarezzeranno il vuoto Dannate anime vendute alla giustizia Straziati i corpi beccati dai corvi Che nell' attesa del gesto del boia Gracchiano tetre antiche marce funebri " Che canti il gallo, che rullino i tamburi Sia or compiuta la nostra triste sorte Questa condanna sul capo mio non pesa Più della morte m'uccide questa attesa! " Ripiegano le nuvole Temendo un nuovo aprile Le schiene già s' incurvano Sulle maggesi umide Deformi uccelli beccano Ombrosi le sementi S'allargan le narici Si serran forte i denti Riflette il polso e il ferro Il sole della sera E secchi i colpi intonano I trionfi delle leghe Oh terra rassegnata Strappata alle gramigne Le lune veglieranno Sulle tue maternità Il lavor placa l'istinto Il vino le fatiche S'intreccian sopra i fossi Le lucciole e 'll' ortiche La vita noi fuggimo In così malo modo Che almen la terra accolga Le nostre umili ossa