Come osi Marsia, figlio di Jagnide,
Far vibrare il flauto, che un tempo offese Atena
Come osi Marsia sfidare la mia lira
Satiro l'infamia della Frigia
Sia dato inizio alla tua danza
Pagherai per la tua insolenza
Tu vedrai per l' ultima volta
Questo sole prigioniero
Treman le tue dita, sul flauto di canna,
Trema la tua gola, treman le tue labbra,
Sarà mia la vittoria, già ne sento il sapore,
A te resterà la morte, con il suo fetore...
Sia dato inizio alla mia danza,
Pagherai per la tua arroganza,
Tu vedrai per l' ultima volta,
La luna che ti fu compagna...
Le mie dita agili, muovono sicure,
Sulle corde della lira, chiome di Venere,
La mia mano destra, salta come Tigre
La mia sinistra, azzanna da Leone...
Sia dato inizio alla vendetta
Sia alzata la tua forca
Che marcisca la tua pelle
Su quest 'albero ribelle...
Ed ora,
Che vengo a raccogliere,
Queste misere spoglie di me
Ed ora,
Che non mi resta che il dolore,
Della mia ultima e lenta agonia
La mia pelle,
Che sia otre o pergamena,
Mi fu strappata,
Ancora in vita...
Il mio flauto,
Che adesso giace a terra,
Lasciatelo...
Soffiare...
Dal vento...
Поcмотреть все песни артиста