Nel Getzemani Gli ulivi s'incurvano Grondanti di sangue E fra i loro nodosi rami Soltanto al pettirosso È dato riporre la propria dimora È nel nulla che risiede l'infinita essenza del cosmo È nel nulla che l'infinito diviene misurabile Il grido dell'uomo Giace ormai sconfitto a terra Devastato dalle lame del tempo E non mi resta che raccogliere la mia ombra Come una vecchia giacca maleodorante Caduta alle mie spalle È nel silenzio che risiede il concerto delle menti elette È nel silenzio che ha inizio la genesi di ogni creazione In troppi se lo sono dimenticato L'oblio è il cancro della conoscenza Ed ancora È nel buio che risiede la magia d'ogni luce È nel buio che risplendono le stelle.