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Funky Pushertz - Emigrantes lyrics

Artist: Funky Pushertz

album: La grande abbuffata


Chi ti ascolterà quando solo ti ritroverai
Ed il vento ...
Pronto al momento oramai a mente arresa al movimento
Organizzando la discesa
Pronti sò il mio spazzolino, lista della spesa
Provando a rilassare la mia faccia tesa
Complessa 'sta vita, ormai è cosa compresa
Lo stress d'andirivieni non è più una sorpresa
In forte dubbio se la situazione si soppesa
Costretto se la spia del carburante resta accesa
Tocca avere più fede nel domani che nella chiesa
Visto che l'unico asceso è il costo della quiete contesa
Senza cavallo sto fantino attaccato a un centralino che lo lascia in attesa
Non mi serve qui uno scienziato NASA per dirmi che quello che mi snerva e che mi sgasa è il mio emigrare, ma almeno ogni volta il mare sembra sussurrare "Bentornato a casa"
Chi ti ascolterà quando solo ti ritroverai
Ed il vento ti consumerà
Solo allora certo imparerai a contar su di te
Un'anima vagante sedentario per metà
Distante da te, emigrante per necessità
Lo faccio nonostante tutte le perplessità
Lascio un posto vacante ma il mio cuore resta qua
Si ma chissà come finisce la mia condizione
Ancora esiste chi lo definisce da terrone
Un sogno a stelle e strisce a misura di cantautore
Il trolley che sostituisce la valigia di cartone
Vorrei stare bene mi so' riproposto
Tra chi mi vuol bene e conosco
Non tra chi mi teme con me ce l'ha ad ogni costo
Sradichi il seme di chi da sempre decide al tuo posto
E ha messo in crisi un paese per via del futile
I visi di chi paga le spese di questo inutile spreco di risorse si fanno sempre più tristi, senza troppi forse alla ricerca di posti mai visti
Chi ti ascolterà quando solo ti ritroverai
Ed il vento ti consumerà
Solo allora certo imparerai a contare su di te
E faccio mente locale mentre chiudo la valigia
Mi affaccio sul davanzale e vedo la giornata è grigia
Fumo un po', sposto via la tenda
La giornata è grigia, mi correggo, questa giornata è orrenda
La lancetta di solito è più lenta
Cazzo sono già le 9.30
Dalla cucina sento mia mamma si lamenta
Piange ma è contenta, è tranquilla ma si spaventa
C'è chi tenta e chi parte, un desaparecido porta sul viso un sorriso falso ad arte
C'è chi tenta e chi parte, chi per me ha deciso
Ha ucciso la mia terra con le false carte
Ma boni mo basta. Ricordi in mente e pochi soldi in tasca
Lo zaino in spalla quasi casca, ma tanto so che sarò sempre più a meridione di qualcuno in qualsiasi parte del mondo nasca
Chi ti ascolterà quando solo ti ritroverai
Ed il vento ti consumerà
Solo allora certo imparerai a contare su di te

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