Per te che hai sempre fatto parte del paesaggio, Gli stessi accordi, stesse pubbliche opinioni, Trasmesse senza tregua dalle radio alternative, Sui giornali delle rete, a rotazione in tutte le televisioni. Non sono qui per un jingle o per una compilation Non sono stato mai invitato, non a caso, ad una sola delle vostre Convention Anche per te che nemmeno sulla cima verrai a capo di niente Per le tue camice stirate da chi non ti ama E i baci rimediati a prezzi altissimi I licenziamenti che non avresti mai impedito E così siete per il gioco del destino, Abituati per non sapere rinunciare a nessun tipo di appetito Anche per te, te che non ci potevi credere E che sei solo uno degli ostacoli di prima. La festa che davate per finita è appena cominciata, La musica tagliata e poi spacciata Abbandonata col sorriso dietro ai vostri specchi bianchi Sotto pile di ricordi trucidati nei cassetti dei salotti, degli uffici E dei negozi come sempre già nell'aria, si Anche per voi, per tutti, si è anche per noi, per tutti. Noi che ci dovete perdonare Questo amore universale Perché è solo un argomento di conversazione Mentre l'odio sale E sempre la paura di non farcela, Sotto il peso di sconfitte e assurde assuefazioni. Alle nostre ancora dubbie e giovani canzoni, Alle nostre ancora dubbie e giovani emozioni