Ia-ih-ari-ara, ia-ih-ari-ara, ia-ih-ari-ara, ia-ih-ara
Ia-ih-ari-ara, ia-ih-ari-ara, ia-ih-ari-ara, ia-ih-ara
Stava immobile nel letto con le gambe inesistenti
E una piaga sulla bocca che seccava il suo sorriso
Mi parlava rassegnato con la lingua di chi spera
Di chi sa che è prenotato sulla sedia di lillà
Ia-ih-ari-ara, ia-ih-ari-ara, ia-ih-ari-ara, ra-ih-ara
Ogni volta che rideva si stracciavano le labbra
E il sapore che ne usciva era di stagione amara
Le sue rughe di cemento lo solcavano di rosso
Prontamente diluito da una goccia molto chiara
Ia-ih-ari-ara, ia-ih-ari-ara, ah-ih-ari-ara, ah-ah-ara
Ia-ra-ih-ari-ara, ia-ih-ari-ara, ia-ih-ari-ara, la-la-li-li
"Penso troppo al mio futuro" ripeteva delirando
"Penso troppo al mio futuro, penso troppo e vivo male
Penso che tra più di un anno cambieranno i miei progetti
Penso che tra più di un anno avrò nuove verità
Ma tu non farmi questo errore, vivi sempre nel momento
Cogli il giorno e tanto amore, cogli i fiori di lillà"
Ia-ih-ari-ara, ia-ih-la-la, ra-ra-ih-la-li-ia, la-la-ih-lillà
"Oh quanti amici hanno tradito" continuava innervosito
"Quanti amici hanno tradito per la causa dell'amore"
Sono andato a casa sua, sono andato con i fiori
M'hanno detto che era uscito, che era andato a passeggiare
Ma vedevo un'ombra appesa, la vedevo dondolare
L'ombra non voleva stare sulla sedia di lillà
Ia-ih-ari-ari, ia-ih-ari-ari, ia-ih-ari-ari, la-la-ih-ih-ih
Ia-ih-ari-ari, ra-ra-ih-ah-ia, ah-ih-ari-ari, la-la-ih-ih-ih
Ih-ri-ih-ih, ih-ri-ri-ri-ri-ri-ri, ih-ih-ih, ih-ih-ri-ri-hi, ri-ri-ih-ih
Ah-ia-ih, ah-ia-ri-ri-ri-ri, ah-ia-ri, ia-ih-ra-ri-ra-ri, ia-ra-ri
Ih-ih-lillà, ih-ih-lillà, ih-ih-lillà