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Claudio Rocchi - Rinascere Hugs Suite lyrics

Artist: Claudio Rocchi

album: VDB23 / Nulla è andato perso


Il silenzio delle cose
Non aggiunge, né toglie
Semplicemente, è
E si leva un vento e una sete
A tagliare in due la storia
Le gambe magre dell'infanzia
Il bianco e il nero dell'estate
Sciolte le trame possibili
La sorte si slega
Dalle mani, cadono anelli e bellezze
Nascono soglie e sogni
Fermi dentro agli occhi (agli occhi)
Fermi, ho fatto a pezzi il tempo per trovarti

Ho fatto a pezzi il tempo per trovarti
Sfidando la disciplina delle cose
Quando la furia si fa sera
E si aprono, passaggi dentro al nome
Resti d'ovature, un orologio che si attarda
Silenzi di respiri
Inviolabili come desideri avverati
Ci siamo fatti trovare dal tempo
Con la pronunzia degli ultimi nati
Perfetti
Incontro al giorno che si svela

Gira la vita che cerca
Gira la vita che crea
Nessun arrivo, nessuna partenza
Liberi nel cerchio della vita
Come fanno i larici d'autunno
Come fanno i larici d'autunno
Cantano i larici l'autunno

Rinasce chi sa tornare
Rinasce chi sa cadere
Rinasce chi sa morire
Rinasce chi sa cambiare colore
Come fanno i larici d'autunno
Come fanno i larici d'autunno
Cantano i larici l'autunno
Cantano i larici l'autunno

Andiamo per campi magnetici e acque sotterranee
Sospese come fiumi nel cielo della terra
E non ci sono calendari che tengano il tempo
Imprigionano spazi ampi abbastanza per dividere la gente
La sostanza delle cose corrisponde alla sua forma
Nell'essenza dei giorni come il nome
Dovrebbe essere il suono più vero, per spiegarci

Perché continuare assatanati a sbraitarci addosso
Sofferenze, differenze, insulti e frustrazioni?
Perché non rivelare le assonanze, perché scegliere i brividi
Le sfocature, la vaghezza quando possiamo stare al caldo
Mettendo a fuoco il punto con certezza?
Ci sono state battaglie e guerre nella storia
Su questo mondo e in tutte le galassie
Sempre per orgoglio, desiderio di potere
Voglia di comandare, avidità, lussuria
Mancanza di rispetto
Mediocri intelligenze, istinti bassi
Rinascere
Come spirito famelico degli inferi
O come un barbaro in una terra remota
O come un essere divino dalla lunga vita
Rinasco ogni volta che mi va e se non mi va non me ne dolgo
Mi dolgo se non so rinascere quando mi sembra inevitabile
La necessità di allontanarmi in fretta dalla melma
Della conformità
Rinascere
Come un essere divino
Negli inferi
O come uno spirito famelico
In una terra remota
O come un barbaro
Dalla lunga vita

Gira, gira la vita che cerca
Gira, gira la vita che crea
Nessun arrivo, nessuna partenza
Liberi nel cerchio della vita
Come fanno i larici d'autunno
Come fanno i larici d'autunno
Cantano i larici l'autunno
Cantano i larici l'autunno

Ascolta il passo breve delle cose
Assai più breve delle tue finestre
Quel respiro

Io sono un prato, io sono un prato
Io sono un prato, sono un fiore
Sono la terra sotto il sole

Io sono il prato, io sono un fiore
Sono la terra sotto il sole
Dopo il diluvio sotto il Vesuvio
Montagne di cenere
Dopo il diluvio sotto il Vesuvio
Montagna di Venere

Dopo il diluvio sotto il Vesuvio
Montagne di cenere
Si può solo morire per rinascere poi
Si può solo morire per rinascere poi
Si può solo morire per rinascerre poi

Nel terzo mese lunare dell'anno del fuoco scimmia
Si recò nel luogo dell'eremitaggio
Dormiva per terra in una grotta
Dopo poco, più di mezz'ora, cominciò ad albeggiare

The filth of knowledge
Life and force
Consciousness and the implicate order

A metà strada fra il tic tac dell'orgoglio
Circondato dal mare stava a cercare una nuova vita
Di sospiri e di abbracci senza tempo né spazi
Il destino fa male

Nell'ora serena tra suoni e sirene che scoppiano
La luce disegna e segnali azzurrati si sommano
Ho lasciato la mia vita
Tornerò a riprenderla
Ho lasciato tutto com'era
Un giorno mi servirà di nuovo
A sogni affollati di volti e di notti che vanno a sfumare
I miei dischi, le mie corde, i vestiti stesi ad asciugare
La mia stanza, la mia impronta sul cuscino (nell'ora segreta)
(Troppi tramonti e canzoni s'incendiano)
È tutto dov'era
(Nell'ora segreta richiami attutiti e battiti)
Le mie scarpe consumate le userò di nuovo
(In tempi spezzati che non sai di avere, né comandare)
Amica infermiera, ascolta
Lo senti anche tu fuori dal finestrino
Quest'odore di pini, di mare, di copertoni bruciati, di catrame
Ma adesso corri
Amica, adesso corri
Che il sangue il cuore non aspetta
Corri
Amica, corri
Corri

E ti prego
Non smettere di parlare della casa al mare
Degli infissi da stuccare
Dei bambini da allevare
Di come il tempo segna e scappa via
Più veloce di questa ambulanza, santa pace mia
L'Aurelia all'alba sa di mare
Di pini, di pagine strappate
Gettate lì dove la gente si ferma a pisciare
Ma intanto corri
Amica corri
Perché ho lasciato le mie cose come se non fossi mai
Andato via

I miei dischi, le mie corde, i vestiti stesi ad asciugare
La mia stanza, la mia impronta sul cuscino
La sua ombra china sul mio viso
Amica, corri
Corri

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