Io mi nutro di fastidio, come l'uomo Methodo, porto il dolore Lo porto dentro come melma che mi avvolge il cuore Lo porto in giro con i miei pensieri già da vecchia data E mentre io mi nutro di fastidio lui si mangia la mia vita Come un candela rovesciata, brucia il doppio più veloce Per questo io non trovo pace, il tempo scorre e non si arresta E la lancetta gira senza sosta, non resta che abbasar la testa Anche per questa ragione non trovo soluzione alcuna Se non nutrirmi di fastidio e rigirarmi nella mia cancrena Maledicendo la sfortuna che da quando sono nato Non mi ha lasciato mai un minuto Ma non mi piango addosso, reagisco come posso Fortuna c'è il fastidio che stimola lo studio e pure il gusto E adesso che di tempo per scherzare non ve n'è Io non vi vedo, mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Metamorfosi dovuta ad un fastidio Che si manifesta dopo storie di pensieri strani, crisi maniacali Uccido io la quiete col veleno che produco per restare nei miei piani La deficienza è sotto tiro, la tengo appesa a un filo La sua risata è insopportabile, se premo uccido Non ho tempo da sprecare, zero sprechi Niente giochi, io ho da fare Quello che mi spetta non lo voglio più, non serve più E anche se ci fosse non mi calma più Ormai ci sono e resto Mi nutro di fastidio e mi innesco, tipo losco Ho il fermo immagine sul programma guaio Sono stronzo, ma non ti invidio, bravo perché studio Sgarbato di fronte a tanta cortesia Quello che faccio è roba mia, solo roba mia Come è mia 'sta poesia imparata sulla strada Un pavimento freddo dove gira la mia schiena nuda Tengo un pazzo a bada, perché sennò ti cago addosso Sicuramente io ti stresso Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Ho perso ogni riferimento, tipo il come, il dove, il quando Anche volendo cambiare pare non ci sia più tempo Un nome a questa situazione forse poi si trova Ma adesso io mi nutro di fastidio, questa è la mia dieta Con le spalle al muro e senza via di uscita La vita è una puttana, una vetrina piena con la porta chiusa Di tempo non ne resta troppo, vedi che fa brutto Non resta che appoggiarsi in testa il ferro e premere il grilleto L'avrei già fatto credimi, fastidio salvami Lui mi ha salvato, e adesso nutrimi Non farmi stare male quando il cielo è grigio E dammi luce quando regna il buio Concedimi la vista quando io non vedo In quanto penso di non stare in giro troppo a lungo Mi sento stanco e non ci sto più dentro Quindi conto solo il tempo che rimane per finire il mio lavoro Tra me e il suicidio, l'ostacolo è il fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio Quando vado in para appaio La quiete è il mio contrario Io mi nutro di fastidio