Guarda quel barbone personaggio d'altri tempi chissà dove andrà. Porta sulle spalle un grosso sacco d'immondizia pieno a metà. Addosso ha due cappotti, nove maglie, sembra quasi un palombaro Si china per raccogliere qualcosa: spera sia danaro. Poi dal sacco esce legno, latta, un po' di stracci ed un barattolo Commercia in questi articoli che io trovo ridicoli, Ci campa sopra, forse lui è un filosofo e male non ne fa. Ecco si avvicina, certo vuole qualche soldo... beh, gliene dò Dopotutto è un poveraccio e forse coi miei soldi può mangiare. Mi domando perché mai non cercherà lavoro In qualche posto potrebbe risparmiare E avere un conto al Banco Popolare Poi mi guarda dritto in faccia, Sembra aver capito quel che penso Mi fa un sorriso strano Mi indica orgoglioso gli stracci che ha raccolto E i soldi che gli han dato con pietà, come me. Ora si allontana ed io sto meglio, Quasi avessi visto un incidente Mi sto congratulando con me stesso e penso: "Che bello non essere un pezzente" Ma ecco che il barbone fa ritorno Mi fa una gran risata in faccia Mi fa sentire stupido e meschino Mi fa sentire quel che sono Ed io capisco che lui è felice come me Della vita che fa