Nell'universo non esistono incidenti Solo corse con i fari spenti E usiamo la casualità Per smettere di essere attenti In foto sorridenti, sguardi persi Occhiaie scure, per coprire i denti e Le carie, che sono i nostri buchi neri Di vecchi desideri spenti I denti che sono lo specchio dell'anima Avida e arida che alita mentre scopiamo Con qualcuno che non conosciamo Che se incontriamo poi non salutiamo Se salutiamo poi non ne parliamo Che sе non te lo ricordi Magari non c'è stato Massimo sforzo Minimo risultato Il nostro corpo Un colpo di stato Occhi di un corvo Fegato spappolato E il tuo volto L'ho dimenticato Qui non c'è niеnte da fare Un palazzo d'inverno da conquistare Qui è tutto inutile Qui, Qui regna l'estate La cosa più difficile è perdonarsi Essere felice prima che sia tardi Prima che arrivi il freddo denso E tu perso dentro questo letto Accettare che dentro di te In un angolo sotto il parquet C'è un'ombra sempre sveglia Che beve troppo caffè Te li ricordi i mostri, anni tosti I peggiori sono i nostri ricordi E mentre tutti qui rincorrono dei sogni Io faccio come gli orologi rotti Faccio la cosa giusta due volte al giorno Una quando mangio L'altra quando dormo Massimo sforzo Minimo risultato Il nostro corpo Un colpo di stato Occhi di un corvo Fegato spappolato E il tuo volto L'ho dimenticato Qui non c'è niente da fare Un palazzo d'inverno da conquistare Qui è tutto inutile Qui, Qui regna l'estate Qui regna l'estate Qui regna l'estate