Tu mi tocchi per caso con il dorso della mano Io prendo fuoco e salto in aria È un botto a rallentatore che coinvolge ogni cosa E crolla tutta la casa È un'esperienza un po' strana, ormai ci sono abituato Al potere di distruggere ogni cosa che hai davanti Come gli orsi o gli elefanti che mi calpestano la testa E ti schizzano di sangue sulle scarpe E poi entrambi vi guardate e andate via È una gara a chi si fa male di più Ed ogni volta è come vincere ai mondiali Se il treno si ferma a Venezia Ti giuro che stavolta ti butto nel canale Ma poi mi butto anch'io E quello chе affoga, si sa Sono sempre e solo io Hai un'apparеnza che inganna, io abbasso sempre la guardia E finisco puntualmente con la faccia nella sabbia E come un orso o un elefante te ne torni verso casa Alle cinque del mattino Con le zampe insanguinate e gli occhi pigri Ma chissà, chissà dove sei stata È una gara a chi si fa male di più Io con quegli occhi non ci guardo neanche un cane Se il treno si ferma a Venezia Ti giuro che stavolta ti butto nel canale Ma poi mi butto anch'io E quello che affoga, si sa Sono sempre e solo io È una lotta coi mulini a vento L'avanzare dell'inverno L'entropia di una città Sei nata in mezzo all'estate Ma dopo una trentina d'anni l'autunno arriverà E ti torneranno indietro Almeno una su dieci Magari la metà Forse tutte quante, almeno un po'