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DJ Fastcut - Sindrome di Stendhal lyrics

Artist: DJ Fastcut

album: Dead Poets 3 - Maledetti


Fastcut
Uno (uno), due (due), tre (tre)
Da quest'altezza sento tutto più forte
Conto le forme, copro il calore
Bellezza come indizio dell'inizio del terrore
Arte che conquista, paralizza la vista, la vizia
Dove l'occhio s'ipnotizza, fissa l'olio del colore
Sotto effetto del riflesso di 'sta linea livellante
Tutte queste opere d'arte sono parte di me (giuro)
Mi rifletto nello specchio, Las Meninas di Velázquez
E sei tu che guardi loro o loro che guardano te?
Osserva, ma 'sta stella sembra
Di perla, ma rimembra Rembrandt
È immersa, ma la testa è persa
Va dalla sacra sindone alla sindrome di Stendhal
Ora perso fra 'ste balze in quest'immensa massa d'arte
'Sta bellezza massacrante, io matto e martire
Stare sveglio qua fa male, si passa da parte a parte
Stavo meglio fra le stanze sul mare di Massagrande
Un giorno capirò il senso ed il perché
Tu sai guardarmi dentro anche molto meglio di me
Dammi un respiro che ho disimparato come si fa
Mi dai la chiave per capire cosa c'è che non va
Anche stanotte sto sveglio ed è per te
Perché mi sai guardare come lo sa fare un Monet
È sempre quest'opera a tormentarmi
Emerge come un pensiero quando sto per addormentarmi
Fa fresco, gelo, spesso cedo se quando parte
'Sto beat caccio emozioni che fuori da un testo celo
Son nato cercando l'arte come il fato una cartomante
Gli occhi volti verso il cielo ed ho pianto guardando Marte
Ti vedo e mi stordisco, poiché è bellissimo
Il mio equilibrio si butta nel vuoto, ma vortica altissimo
Ben nascosto nella tua pupilla c'è un discorso che brilla
E parla una lingua che solo gli occhi capiscono (io)
Turista nel tuo cuore, non mi fermerò tanto
Ma avrò un orgasmo sondando la profondità del tuo sguardo
Rubavo con una maschera da ladro di Dalì
Dissociazione per neurone a specchio a un quadro di Magritte
Quindi resterò vittima della mostra di Firenze
Che sia in un testo o in un beat, io non conosco differenze
Proprio perché la vita mia è nascosta in diffidenze
Che piango di un'opera quand'è composta di finezze
Un giorno capirò il senso ed il perché
Tu sai guardarmi dentro anche molto meglio di me
Dammi un respiro che ho disimparato come si fa
Mi dai la chiave per capire cosa c'è che non va
Anche stanotte sto sveglio ed è per te
Perché mi sai guardare come lo sa fare un Monet
È sempre quest'opera a tormentarmi
Emerge come un pensiero quando sto per addormentarmi

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