Scendeva piano Lungo le vie, fra i cortili e le Afrodite e le betulle sottili E lui la vide lontano come con un'aria distratta Nella piazza scarlatta oltre il templi e i giardini E lei guardava oltre il ponte di Glasgow Una Venere in gesso all'ingresso del viale Poi scomparve ad un trattato e ricomparve ad un passo Coi suoi occhi d'argento sotto un cielo di rame Quanto è passato? Vent'anni in un lampo Sai, non è nostalgia, qua a me pare magia Cos'è passato? Reinventarsi ogni tanto E stipare un gigante in un piccolo sguardo E sotto l'ombra del marmo dell'arco sul parco Il suo volto un impatto sul cardio Il contatto di un bacio, il suo pianto era un canto costante E volando lasciava una scia Forse non ricordi che eravamo aria Non ci penso più, seh dai dai Ti ricordi mai di me? E che domanda Ora è meglio che vada, ciao(Hey) Forse non ricordi ma il tempo ti cambia E sai, questo non lo cambierai Sarà forse affetto l'effetto farfalla Io ho imparato a non pensarci Accendi un'altra sigaretta,ma solo per noia Ed esci fuori pur sapendo che c'è un freddo boia Non vuoi più nemmeno guardarmi, vuoi solo che muoia Non c'è più favole e neppure chi c'era una volta Ognuno ha le sue pecche, io le colleziono Ma sono le mie scelte che dimostrano chi sono Spostiamo l'attenzione sui gesti del sentimento, poi Prendendo le distanze da ciò che portiamo dentro noi L'orgoglio mio mi spinge a non chiedere scusa La tua testa dura ti porta a stare rinchiusa Ma dimmi se non vuoi com'è che puoi Riaprire questa situazione che da tempo sembra già fin troppo chiusa Sarà che credi ancora e sempre nell'amore Sarà che dentro questo petto batte ancora un cuore Avrò scambiato i tuoi per gli occhi della Gorgone Pietrificato qui da ore, fuori dal tuo portone Forse non ricordi che eravamo aria Non ci penso più, sai, dai dai Ti ricordi mai di me? E che domanda Ora è meglio che vada, ciao(Goodbye) Forse non ricordi ma il tempo ti cambia E sai, questo non lo cambierai Sarà forse affetto l'effetto farfalla Io ho imparato a non pensarci Le labbra tue mi riconosco, le rughe in volto Sono un solco, le mani sempre le stesse E cosa siamo noi se non la somma delle nostre scelte Sottratto le occasioni perse La matematica della vita La messa in pratica della sfiga Coincidenza che non ci serviva Ecco brava, voltati e cammina Dieci passi, vince chi spara i chi sparisce prima E con tutto quello che non so della tua storia Cancella anche la mia, scherzi della memoria Cerco un senso che non ha Sembrano pagine abbozzate da rifare in bella copia Vent'anni sotto queste palpebre Sono un viadotto per le lacrime Vorrei restare qui a parlartene ma Poi finiremo in uno squallido albergo a scopare Meglio evitare, chiudiamo qui, senza finale