Ho sbagliato nella vita troppe volte la via E la musica di merda forse quella la mia Che vuoi che sia buttare al vento tutto Andare al letto distrutto Svegliarsi distrutto in avaria Ave Maria perdona questo giorno Che brucia come i fuochi nella strada di ritorno Io non ci torno, sono uscito dall'inferno Demoni attorno, un abriaccio fraterno Sempre più perversi, sempre più gli stessi Quei pensieri che aprono universi Noi ragazzi persi Che eravamo senza punti di riferimento Nell'essere umano Qua la mano, soci per la vita, poi ce lo scordiamo Poi quando facciamo più soldi restiamo sempre più stronzi Guardiamo in faccia la realtà Guardiamo in faccia i rimorsi Tu come sogni perché io i sogni li ho presi a morsi Volevamo l'esperienza per uscirne più scossi E ora costi quel che costi Scriverò nella mia vita e visiterò posti Che non conosco e che nemmeno tu conosci Quindi lasciami sognare e vivere ora questo male Perché quando hai le catene dimmelo che niente è uguale Dimmelo che è tutto a posto anche se mi vomito addosso Tutta questa cattiveria sono un mostro l'ho imparato Dall'inchiostro che ho versato in questo stato nasci e muori In questo stato butto i fiori nella tomba del passato Perché io ci sono stato ma l'amore non mi ha dissetato Questa guerra per trovarmi in fuga Dipendente da ogni cosa Dalla vita, dalla droga Dai ricordi, dalla noia Dalla voglia ancora nuova Dimmi tu come si stava e ti dirò cosa si prova Perché io non voglio ancora Ancora ancora ancora ancora ancora ancora Dimmi tu come si vive, non ci siamo accorti Mentre buttano benzina sopra i nostri corpi Per bruciare l'autostima per essere forti Caminare in una valle tra vivi e morti Dove mi porti, dove ricordi dicono corri Passano il giorni il temporale sopra i nostri sogni Guardo ancora il vuoto quando tu mi parli Dovrei ricominciare tutto a quarant'anni È che siamo grandi dai pensiamo in grande Ne ho fatte così tante che sono un mutante Tu siempre distante, io sempre distante Conoscere chi sono è shockante non credi Per me è una gran fatica vivere negli schemi Tu come mi volevi cambiarmi dalla testa ai piedi Resta in piedi e mezzo alla tempesta preghi a questo credi Come vedi il tuo futuro sotto questo cielo Ti dicono lo giuro, ti dicono sincero In abito scuro e doppio petto nero Perché suoi tradimenti che si fonda un impero Tu che hai sempre preso il meglio da questo universo Io troppo diverso mai trovato il senso Ne ho puntati uno, poi dieci, poi cento Ne ho guadagnati cento, poi dieci, poi uno Come i sogni fatti realizzati mandati in fumo La vita la consumo da solo Non posso farne a meno Dio sa quanto è vero, Dio sa quando nego Perché sono il figlio che io non volevo E non volevo stare sul ciglio del burrone E dire questo è il mio copione Per meritarmi la vita Per meritarmi la vita Per meritarmi la vita Per meritarmi la vita Per meritarmi la vita