(Un vecchio brano) (Uno dei miei primi album) (Portava dentro questo brano) (L'addio) ♪ Con la fine dell'estate Come in un romanzo l'eroina Visse veramente prigioniera Con te dietro la finestra guardavamo Le rondini sfrecciare in alto in verticale Ogni tanto un aquilone Nell'aria curva dava obliquità a quel tempo Che lascia andare via, che lascia andare via Gli idrogeni nel mare dell'oblio Da una crepa sulla porta ti spiavo nella stanza Un profumo invase l'anima E una luce prese posto sulla cima delle palme Con te dietro la finestra guardavamo Le rondini sfrecciare in alto in verticale Lungo strade di campagna Stavamo bene Per orgoglio non dovevi Lasciarmi andare via, lasciarmi andare via ♪ Ogni tanto un aquilone Nell'aria curva dava obliquità a quel tempo Che lascia andare via, che lascia andare via Gli idrogeni nel mare dell'oblio Quando me ne andai di casa Finsi un'allegria ridicola Dei ragazzi uscivano da scuola Dietro alla stazione, sopra una corriera L'addio ♪ (Grazie, grazie, un po' di tè) (Marco Remondini al violoncello) (Stefano Medioli, tastiere e computer) (Corrado Medioli, il papà di Stefano) (Somiglia un po' a Pavarotti, papavarotti) (Noi giochiamo molto, eh... un grazie a tutto lo staff dei tecnici che sono bravissimi) (Perché cantare nelle chiese, tu lo sai, Carla, è molto difficile perché c'è questo riverbero) (Che insomma... qualche volta si perde la parola)