Appiattirsi contro un muro per recidere il contatto Il tuo sguardo sulla soglia è un rituale del saluto I denti che scavano le labbra ora tradiscono vergogna Come fossimo nudi Come la prima volta e quelle dopo Al buio per non farti vedere Per nascondere quei contorni che ora dimentico Insieme a posti e persone conosciute in un'estate Passata a pettinare tuoni Tu dimagrivi E io correvo come un fulmine a tomba aperta nella valle Per nascondere un'agonia Dipingevamo ferite sulle guance per farci più forti, E ora non abbiamo nessuno da difendere Di questa storia che si sviluppa al Contrario, non rimarrà nulla, o forse ricomincerà meglio E non so se parli più di me, ma tuo padre ancora mi saluta I miti smettono di esistere quando non ci credi più Ma tuo padre ancora mi saluta (...) Non so se parli più di me Tuo padre ancora mi saluta Non so se parli più di me Tuo padre ancora mi saluta