Penzolante dal lobo destro Ha un anello di metallo molto simile all'argento Come un marinaio esperto Che l'indossa per dir che ha fatto il giro del mondo Attracca il suo veliero dalle ruote sgonfie Nel parcheggio incustodito a cavallo delle strisce Un sorriso in faccia per nascondere Certe ammaccature Sul paraurti un altro fatto con lo scotch marrone Sotto le maniche lunghe Nasconde un disegno un po' sbiadito sulla pelle E l'iniziali puntate di un nome che non vorrebbe ricordare Ma è un pensiero che ritorna e gli mette freddo Mentre macchia il caffè al bar del centro Mentre fuma sigarette di nascosto appoggiato alla porta sul retro. E quando stacca dal turno di notte Finisce sempre dentro certe stanze buie Senza una luce, senza guardarsi negli occhi Senza cuore, poi quel che succede, succede… E succede. Nelle cassette coi titoli a penna In quale allegria di Lucio Dalla Cercar una scusa, un appiglio, un alibi Per quei pensieri non condivisibili Dietro gli occhiali, nelle tasche profonde Dentro le rosse e il pacchetto morbido Che fuma anche mentre fa benzina Che fuma anche mentre fa benzina E quando stacca dal turno di notte Finisce sempre dentro certe stanze buie Senza una luce, senza guardarsi negli occhi, Senza cuore, poi quel che succede, succede… E appena in fondo alle scale Spenta la luce è davvero lui Prova a scambiare pezzi di corpo, Pezzi di corpo e pelle. E appena in fondo alle scale Spenta la luce è davvero lui Prova a scambiare pezzi di corpo, Pezzi di corpo e pelle… E pelle