È un esercizio fisico anche piangere Aiuta a mantenerci in forma e ancora liberi Quando chiusi nelle case smussiamo gli angoli Dei giorni persi dietro a cose inutili Eppure torneremo a non aver tempo da perdere Correndo intorno ai monumenti eretti ai medici E ai corrieri impazziti dentro i vicoli Perché qualcuno aveva voglia di un Montgomery Mi dico, "Fai bene la spesa per il bunker dentro casa Che alla sera gira come un tagadà Lamentarsi non è cosa, hai Il maestro e Margherita E il fumo ritrovato di qualche anno fa" Quale stress da quarantena, quale yoga, è solo moda Il sole è salutato solo dai clochard Sarà arrivata primavera, ma io non l'ho visto mica Questo inverno passare per di qua Serve l'esercizio fisico di piangere Allenare gli occhi come fossero bicipiti Serve a preservare mente, nervi e muscoli E a progettare una casa sopra gli alberi Eppure torneremo a non voler decidere A rimandare appuntamenti o viaggi a Napoli Quando crediamo che le cose possano attenderci Ci hanno detto addio prima dei nostri calcoli E allora pensati ad agosto In qualche genere di posto che non sia Un condominio di città Dove non ci siano rischi che qualcuno gridi o fischi O da un balcone canti il piano bar Com'è profondo il mare adesso Il Papa solo in Via del Corso E Laszlo gira ancora intorno alla Pietà Mescolare troppo spesso la tragedia col grottesco È il dramma vero di questa società Se è incerto anche l'esperto, forse è meglio che stia zitto Vale niente, vale tutto sull'Amba Aradam Stare a un metro di distacco o respingere un abbraccio Da tempo è dentro il nostro DNA E bella ciao, mi sono perso Sotto l'ombra di un cipresso c'è un mondo, trallallero trallallà O partigiano, torna adesso, scendi il monte, salta il fosso Oggi sei il fiore morto per la siccità Serve l'esercizio fisico di piangere Allenare gli occhi come fossero bicipiti Serve a progettare case sopra gli alberi Ed io la vedo senza nemmeno troppi calcoli