I dettagli che, che ci segnano Non li vedi quasi mai, mai Si rivelano, poi si celano Sanno di solo e confuso come non mai Darsi le mani come due estranei Piacere come ti chiami? Perché non vieni via con me? Ma odi i legami (Ma odi i legami) Dobbiamo starci lontani (Dobbiamo starci lontani) Vicini è peggio, è meglio ridere Va bene fai così, parla da sola Feticista dell'ultima parola Non ho mai preso così tanti insulti in una sola mezz'ora E questa parla ancora e ancora Lo so, non è che devi convincermi E altrettanto non pensavo di costringerti Avrei dovuto stringerti forte, spingermi oltre quando era il momento Ma mi hai battuto sul tempo Cerco grembo materno, in un mattino d'inverno Che se guardi fuori sembra fare buio in eterno Ogni uomo qui ha il proprio inferno Il mio è più o meno lì all'altezza dello sterno, i battiti confermano Pensi volendo, menti sapendolo, il 30% Sì, ma i numeri mentono Fai piano col cuore colpendolo, che i vicini ci sentono Se gli altri ti difendono, anch'io potendo Ma non pretendo niente in cambio Il senso del discorso è più ampio, sbagli, il diavolo sta nei dettagli E mi accontento pur di accontentarti E se questo è il presupposto è già tardi Se guardi le coppie degli altri, sono foto sorridenti Fatte coi parenti, con cui poi non parli Sono televendite mute, poesie scritte in lingue sconosciute Il capoufficio che non ride alle battute C'ho provato ma ne va della salute, ci capiamo a giorni alterni Ci allontaniamo stando fermi Prese di posizione, l'orgoglio e i suoi germi Spalanco gli occhi come Kermit, per vederti, vorrei tenerti Vorrei poterti dire ancora le parole giuste Però ne ho dette troppe e forse le ho già dette tutte E non c'è niente di speciale Lasciarti un bel ricordo mi fa male, quanto farmi odiare Dovessi disegnare La mia donna ideale avrebbe il tuo volto Dammi un secondo Per metabolizzare il boccone più amaro del mondo Va bene sono pronto O almeno credo Vengo a piedi fino a casa tua E arrivato torno indietro