Fu come il primo respiro della vita Con gli occhi aperti a catturate il sole Fino alla curva che dietro al mare muore Senza timore, senza parole Fu come perdere la terra sotto ai piedi O correre giù per le scale ad occhi chiusi A questo vortice il mio istinto si legava Non mi voltai, non seppi mai E quello fu il giorno più lungo della mia vita E fu l'urgenza che per sempre mi ha segnata Con l'incoscienza di "un'eterna innamorata" Non mi spiegai, non chiesi mai C'é sempre un giorno, il più lungo della vita Ti mette dentro una voce mai sopita E quando credi di essere arrivato ormai Ti dice: "lascia... tutto e vai!" Prendi e vai... prendi e vai...