Partivo una mattina co' un vapore e una bella bambina 'gli arrivò Vedendomi la fa "Scusi signore! Perdoni, l'è di' Fiore, sì lo so. Lei torna a casa lieto ben lo vedo ed un favore piccolo vi chiedo: La porti un bacione a Firenze, che l'è la mia città che in cuore ho sempre qui La porti un bacione a Firenze, lavoro solo per rivederla un dì Son figlia d'emigrante, per questo son distante, lavoro perché un giorno a casa tornerò La porti un bacione a Firenze, se la rivedo glie lo renderò" "Bella bambina" gli ho risposto allora "il tuo bacione a casa porterò E per tranquillità sin da quest'ora, in viaggio chiuso a chiave lo terrò Ma appena giunto a casa, te lo giuro, il bacio verso il cielo andrà sicuro! Io porto il tuo bacio a Firenze, che l'è la tua città ed anche l'è di me Io porto il tuo bacio a Firenze, né mai giammai potrò scordarmi te Sei figlia d'emigrante, per questo sei distante, ma stai sicura un giorno a casa tornerai Io porto il tuo bacio a Firenze e da Firenze tanti baci avrai!" L'è vera questa storia e se la un fosse la può passar per vera sol perché So bene i lucciconi e quanta tosse 'gli ha chi distante dalla patria 'gli è Così ogni fiorentino che è lontano vedendoti partir ti dirà piano: "Per piacere, che me lo porterebbe un bel bacione a Firenze? E 'gli è tanto che un ci vo, o che ci crede? Io qui più un ci sto, la me lo porti un bacione a Firenze, eh?" Un vedo l'ora, quando tornerò. La nostra cittadina, graziosa e 'sì carina, la c'ha tant'anni eppure la un la invecchia mai Io porto i bacioni a Firenze di tutti i fiorentini che incontrai