Lassù in un ripostiglio polveroso, fra tante cose che non servon più, ho visto un poco logoro e deluso, un caro amico della gioventù, qualche filo d'erba e il fango disseccato tra i chiodi ancor pareva conservar... Era uno scarpone militar. Vecchio scarpone quanto tempo è passato, quante illusioni fai rivivere tu, quante canzoni sul tuo passo ho cantato che non scordo più. Sopra le dune del deserto infinito, lungo le sponde attraversate dal mar per giorni e notti insieme a te ho camminato. Senza riposar. Lassù tra le bianche cime di nevi eterne immacolate al sol cogliemmo le stelle alpine per farne dono ad un lontano amor. Vecchio scarpone come un tempo lontano, in mezzo al fango con la pioggia o col sol, forse sapresti se volesse il destino camminare ancor. Vecchio scarpone quanto tempo è passato quante illusioni fai rivivere tu, quante canzoni sul tuo passo ho cantato che non scordo più. FINE