Io, tra Mazzola e Rivera, avrei scelto Vendrame Non scelgo ragazzi dorati, li cerco di pane E certi miei amici hanno facce sporche e sincere Hanno mani di pietra, occhi vivi Avanzi di cantiere Stanotte a San Lorenzo piove forte sull'insegna spenta di Valerio Che è andato nella strada e dalla strada non sa più tornare E anche Roma muore Roma, che ha troppi preti E conseguentemente troppe suore Roma col diavolo in casa Con l'inferno ad un palmo di mano Se lo vuoi vedere sali al quarto piano, suonare Verbano E sono come Nanni Balestrini, quando dormo sogno senza la punteggiatura E vedo gli occhi di Renato senza la paura Vedo frammenti di prato sul viale Marconi Fango che sporca e pulisce mezzi litri e canzoni E i colpi dell'aurora non arrivano in piazza del Gesù E non c'è fumo nel cielo Ma Sigaro scrive molto, e il suo inchiostro è una rosa e un pugnale E Picchio conosce il vento, e batte bandiera pirata, e Roma è il mare Nell'ultimo mistero doloroso si contempla la crocifissione Delle nostre buone idee sopra questa stagione E si piange e si ride per niente, senza pietà per i nostri occhi chiari Fra chi è carico a coppe Fra chi ha il liscio a denari Continuo la mia strada Fino all'ultima avventura Ai stolti lascio il riso Ai sporchi la paura