La solita storia, di chi perde l'ammore La solita storia, dei dolori di cuore E di giorni passati alla finestra Nella vana speranza di una sua compars E pensar cosa dire, se ce l'hai davanti Tra gli sguardi impietriti di tutti i passanti Se parli da solo, è un dato di fatto Il quartiere ormai parla di Michele il matto, oh Michele è matto, è matto davvero L'ho visto parlare da solo, ti giuro! Michele è matto, guarda il sole dal tetto Perché vuole perder la vista in un mondo ormai senza di lei... ehi ehi! Michele è impazzito fa cose strane Si fitta le donne sulla tangenziale Le sceglie bionde, le affronta di spalle Per poterle chiamare, invocare Con quel nome ormai troppo distante! Che matto, ma è matto sul serio! Con lui non mi sento più tanto sicuro Michele è matto, si è venduto il letto Perché non riesce a dormire più senza di lei, hei... hei hei! Michele una volta rideva e scherzava Al bar con gli amici parlava, gridava! E adesso lui beve, lui beve soltanto E parla di rado una volta ogni tanto Michele è matto, è rimasto sotto Ma non giudicarlo, non farlo troppo Michele è soltanto un prigioniero dei ricordi passati Ciò che non è più vero