Nel ruscello scorreva l'amianto E un vello amaranto Copriva le spalle di un cervo. Lente le lanterne Tra nenie e litanie di pazzi Galleggiavano sui rostri E arrossivano abbruttite Dal volgo indisponente. Acclamate genti E lamenti Mentre tanti attendevano attenti. Con le mani secche I menti appuntiti, Tanto abbruttiti da stonare. Non voleva tornare. Ma il bagliore del cristallo, E il sole giallo, In un lampo Dalle tende annerite, Come un vento, Ammiccarono a foglie d'argento. Sgomento lasci il sogno, E contento Ti accoccoli a fuoco lento. Anche se ti sei spento Non basta mai un giaciglio Per chi sta sempre sveglio.