Tribali canti s'innalzan nel mio cuore Ribadendo a me le mie radici Sguardi stupiti di gente comune Si poggiano a me come acqua piovana E mi bagno di lacrime Mai versate e mai piante E luccican gli occhi Dei non nati e degli eterni morti Tribali giochi s'innalzan nella mia mente Scoprendo in me nuove paure E cerco e ricerco la forza che mi spinge Essa muove, essa crea tutto il mio Animo, giudicami Animo, vendicami Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris Nescio, sed fieri sentio et excrucior Come una goccia che cade rompendo (una roccia) Come una roccia che vive in silenzio (così io) Vivo piangendo, muoio vivendo, muoio vivendo et amo odiando In mezzo al frastuono io ascolto soltanto le mie Emozioni che di vita e di vita vivono Oh Luna! Urlo il mare Lascia che io ti possa toccare, o almeno, amaro astro Che nel buio io possa sognarti Lo senti, o luna, il pianto del mare Ogni volta che tu splendi lui alza la sua mano Per toccare il tuo volto, donare il suo cuore Ma piangendo ti allontani urlando il suo dolore E lascio cadere come foglie al vento Le mie illusioni, i miei veri sogni E trucco i solchi di sangue sul mio viso Nascondendoli con un falso sorriso, sorriso Rilassate parole che nascondon dolore Indosso il costume e rientro in scena Questa, signori, è la sola vita Un grande teatro fino all'ultima tragedia