Erano in viaggio da lontano Erano in tre mano nella mano Una donna gravida, un uomo scalzo Con un bambino su un mulo anziano Una donna gravida, un uomo scalzo Con un bambino su un mulo anziano Così passarono in un paesino Un vecchio al parroco a lui vicino Guarda quel bimbo sarà un viziato E sopra al suo mulo se ne sta La madre e il padre sono nel fango Chissà da grande che fine fa Il mulo va Chissà per quanto camminerà Il mulo va La gente mormora ma che ne sa Sulle ore stanche di un nuovo giorno Su pietre e sassi senza ritorno Bastò uno sguardo, uno soltanto Alla sua mamma su quel sentiero Che il bimbo scese per farle posto Sopra a quel mulo dal passo fiero Ed incontrarono due passanti Che li guardarono diffidenti E commentarono con scalpore Che quella madre era senza cuore Senza sapere che nel suo grembo Portava il peso di un nuovo bimbo Il mulo va Chissà per quanto camminerà Il mulo va La gente mormora ma che ne sa Ed arrivarono ad un villaggio Faceva caldo, forse era maggio La donna offrì al suo uomo scalzo La sella nuda per riposar E tra la gente si sparse voce E cominciarono a borbottar Guarda quell'uomo sopra a quel mulo Sarà un tiranno, sì sì è sicuro Povera la donna che gli è accanto Che come una schiava sta Povero il figlio, guardalo è stanco Con gli occhi bassi a camminar Il mulo va Chissà per quanto camminerà Il mulo va La gente mormora ma che ne sa Passò l'inverno e la primavera Si rincorrevano giorno e sera Negli occhi spenti dell'animale Che camminò senza mai fiatare Fino a che un giorno l'anziano mulo Si accasciò in terra e mai più si alzò ♪ Ci sono occhi così diversi Ci sono storie, vite, contesti Ci son colori tra il bianco e il nero Che non puoi dir cosa è giusto o vero Ci son colori tra il bianco e il nero Che non puoi dir cosa è giusto o vero