Oh Dio mio, che freddo è questo Che consuma le persone Oh che inverno maledetto Che aumenta il mio soffrire Nei cantieri della nebbia Italiani siamo pochi Sono figli di Babele Quelle voci di fatica Per scaldarci nel dormire Quanti siamo in una stanza Dove santi ed angeli neri Sono appesi alle pareti Dolce luna che sei tenera e sorella dell'oblio Accarezza il mio vestito, addolcisci il mio dormire Luna che vieni e vai Dammi la tua pietà Il mio segreto sai Tutta la mia viltà Bella la vita giù al paese Quando è tempo di stagione Nei giardini e nelle piazze Sempre insieme a far rumore Il comando è di Raffaele E l'agnello gli obbedisce È una banda di guaglioni Che l'onore li riunisce Se si scherza con il fuoco prima o dopo ci si brucia Un agnello ci provò e alla fine la pagò A Raffaele fu ordinato di aggiustare la questione Un dovere per un capo se vuol essere d'onore Luna che vieni e vai Dammi la tua pietà Il mio segreto sai Tutta la mia viltà Dietro alle spalle con un colpo Raffaele lo giustiziò E la bara al funerale Insieme agli altri anche lui salutò Lui mi guardava Con quegli occhi di chi ha il potere in mano Aveva ucciso mio fratello Io dovevo rispettarlo E gli amici mi convinsero A cercare anch'io l'onore Il dovere mio era quello Che non si va contro al destino Vidi Raffaele da lontano Nella piazza del paese Mi avvicinai con la pistola Non ebbi forza di sparare Luna che vieni e vai Dammi la tua pietà Il mio segreto sai Tutta la mia viltà Luna che vieni e vai Dammi la tua pietà Il mio segreto sai Tutta la mia viltà Oh mio Dio Se mi ascolti In questa città Non ho altra speranza Non trovo pietà Oh mio Dio Se mi ascolti In questa città Non ho altra speranza Non trovo pietà Oh mio Dio Se mi ascolti In questa città Non ho altra speranza Non trovo pietà