Discogatto! Discogatto, discogatto! Sai cos'è? Minaccio di svenire Se non stai con me Perché quell'energumeno Che sta con te Non è di certo un uomo Se ripenso che A pranzo ha divorato Sette piatti di Fagioli con le cotiche Una lingua salmistrata Cinque taniche di vino rosso Un chilo di verdura cotta Un cotechino nato presso Modena E quel caffè Che io ti ho regalato per Natale Pensando a te nel mio monolocale Sono io secco e allampanato Lui invece obeso e dilatato Tu lo sai Ho fatto sacrifici per aprirti un bar Con la tappezzeria di finto legno e poi Una licenza per superalcolici Lui chi è Ma che m'importa se ha vissuto Per dieci anni in mezzo a una foresta Io ti spacco il flipper sulla testa E ti spedisco a Bergamo in taxi Cosa vuoi Non mi va più di sopportare La presenza costante di un quintale Che suda come un tedesco sotto il sole Gironzolando tra i tavoli del bar Ma se tu Mi giuri che non lo vedrai mai più Io ti prometto che Ritorno a Cesenatico Per comperarti un loden tirolese Discogatto! Discogatto, discogatto! Ma se penso che tu vai Con uno che fa fuori Sette piatti di fagioli con le cotiche Diciotto hamburger Due conigli in umido Lui chi è Ma che m'importa se ha vissuto Per dieci anni in mezzo a una foresta Io ti spacco il flipper sulla testa E ti spedisco a Bergamo in taxi Discogatto! Discogatto, discogatto!