38 Luglio, anni '70, un po' per scena un po' noia Quattro amici in un complotto Improvvisarono una banda e con il primo disco, TROIA, Senza voler fecero il botto. Nessuno mai li ha conosciuti, vennero giu' come un diluvio Pazzi con l' anima verace, Voce solista era Cerruti napoletano Toto' Savio, Bigazzi e poi Daniele Pace. Da VACCA a PALLE, da TROMBA a CAPPELLE, I doppi sensi dei primi LP, Poi venne POMPA, MUTANDO ed ARRAPAHO Fra Moro, Berlinguer, il Papa e la DC. In un paese che storce la bocca, UCCELLI D'ITALIA e qualcosa cambio' Ma SCORAGGIANDO, TOCCA L' ALBICOCCA, E Pace quella notte, in cielo se ne ando'. Erano gli anni della Zia Waller E dopo i Beatles ecco gli Squallor. E da quel giorno ve lo giuro, La vita è stata un CIELO DURO Per me che vivo come un MANZO, Quando pensando al mio futuro mi dissi "devo far lo stronzo" E son finito da Costanzo. Ed è cosi' che ho fatto il botto Perché ogni pezzo l' ho condito Con qualche 'zoccola' di troppo, Ma solo oggi l' ho capito Che negli Squallor c'era il mito, I giovani del '68. E ora mio figlio mi chiede perché Ho gli occhi pieni di lacrime Perché' quel disco mi ricorda, si, Di quella bella stronza della terza B Quando gli Squallor cantavo al liceo, Con la chitarra sui miei Blue Jeans Quanti rapporti e note mi beccai Ma per la prima volta io m' innamorai... Knock- Knock- Knockin' on Heaven's Door Knock- Knock- Knockin' on Heaven's Door. Generazione bastarda la mia, Noi degli Squallor saremo la scia Perché il pretesto della volgarita' E' forse il primo segno della liberta'.