Vergine Madre, figlia del tuo figlio Umile ed alta più che creatura Termine fìsso d'eterno consiglio Tu sei colei che l'umana natura Nobilitasti sì, che il suo fattore Non disdegnò di farsi sua fattura Nel ventre tuo si raccese l'amore Per lo cui caldo ne l'eterna pace Così è germinato questo fiore Qui sei a noi meridiana face Di caritate, e giuso, intra i mortali Sei di speranza fontana vivace Donna, sei tanto grande e tanto vali Che qual vuoi grazia e a te non ricorre Sua disianza vuol volar sanz'ali La tua benignità non pur soccorre A chi domanda, ma molte fiate Liberamente al dimandar precorre In te misericordia, in te pietate In te magnificenza, in te s'aduna Quantunque in creatura è di bontade Amen