Roma-Ciampino 27 giugno 1980 Un DC9 che esplode su Ustica E ottantuno vittime Non restano nemmeno i corpi Restano pezzi di corpi Ma nessuno di importante Solo la sorte morale di questa democrazia Un missile: Sessantotto adulti e tredici bambini. Ottantuno vittime, E una nazione con Loro. Nel giorno del trentesimo anniversario della Strage di Ustica rimbomba una domanda Nelle membra del nostro Presidente della Repubblica: "Chi c'era sul quel DC9?". "Nessuno di importante". Perché quel ventisette giugno esplodeva una guerra nei cieli sopra Ustica. Il SISMI sapeva, i Servizi Segreti a Marsiglia e all'Eliseo sapevano, I mandanti del MiG libico caduto sulla Sila sapevano, la NATO sapeva, Tutti sapevano tutto, carnefici al servizio dell'occultamento. È questo che rimbomba nelle tempie del nostro Presidente della Repubblica. Ma come si fa a chiedere a quelli che sanno di dire la verità? Sessantotto adulti e tredici bambini. Ottantuno vittime. Un fiore per Daria Bonfietti In questa eversione internazionale Morsa allo stomaco Se ci raccontano di un cedimento strutturale Muhammar Gheddafi, chi c'era su quel DC9? Nessuno di importante Morsa gelida allo stomaco Se ci raccontano di una bomba Un missile: Sessantotto adulti e tredici bambini. Ottantuno vittime, E una nazione con Loro.